
Romano Guardini (1885-1968), nato a Verona e cresciuto in Germania, è stato uno dei grandi pensatori cattolici del Novecento. Professore a Berlino, Tubinga e Monaco, influenzò generazioni di intellettuali e teologi (tra cui Joseph Ratzinger e Hans Urs von Balthasar), contribuendo in modo decisivo alla rinascita del pensiero cristiano europeo nel XX secolo. La sua opera si colloca all’incrocio tra filosofia, teologia e spiritualità, con un approccio capace di coniugare profondità speculativa e attenzione all’esperienza esistenziale concreta.
Uno dei concetti centrali nel suo pensiero è quello di “contrapposizione polare” (Polarität): la realtà è costituita da tensioni insuperabili (spirito e natura, libertà e necessità, individuo e comunità), che non si risolvono in sintesi dialettica ma si mantengono in equilibrio dinamico. Questa visione permette a Guardini di leggere l’esperienza umana nella sua complessità, evitando sia riduzionismi razionalistici sia spiritualismi disincarnati.
Dal punto di vista teologico, la sua influenza è legata soprattutto al tema della liturgia, approfondito nella celebre opera Lo spirito della liturgia (1918). In questo testo, Guardini rivendica la centralità della celebrazione liturgica come luogo in cui la comunità dei credenti partecipa al mistero di Cristo e della Chiesa. La liturgia non è riducibile a un rito individuale, ma è evento ecclesiale e cosmico, un’“opera di Dio” che coinvolge la totalità dell’esistenza. Questo pensiero ha preparato il terreno per il rinnovamento liturgico del Concilio Vaticano II.
Oltre alla liturgia, Guardini affronta in opere come Il mondo e la persona (1939) e La fine dell’epoca moderna (1950) le grandi questioni della filosofia contemporanea. In particolare, la riflessione sulla “crisi della modernità” mette in luce i limiti di una civiltà dominata dalla tecnica e dal dominio sull’uomo, anticipando temi che saranno centrali nel dibattito filosofico e teologico della seconda metà del secolo. La sua antropologia è profondamente cristiana: la persona è chiamata alla libertà e alla responsabilità, ma solo nell’apertura al Tu divino trova la sua verità ultima.
Bibliografia primaria in italiano
R. Guardini, Lo spirito della liturgia, Brescia: Morcelliana, 1930 (ed. orig. 1918).
R. Guardini, Il mondo e la persona, Brescia: Morcelliana, 1939.
R. Guardini, La fine dell’epoca moderna, Brescia: Morcelliana, 1950.
R. Guardini, Libertà, grazia, destino, Brescia: Morcelliana, 1954.
R. Guardini, Gesù Cristo. Presenza del cristianesimo, Brescia: Morcelliana, 1959.
Bibliografia critica in italiano
H. Urs von Balthasar, Romano Guardini. Vita e pensiero, Brescia: Morcelliana, 1970.
J. Ratzinger, “Romano Guardini e la teologia contemporanea”, in Communio, 1975.
F. Tomatis, Romano Guardini. Una teologia dell’esistenza cristiana, Bologna: EDB, 2001.
M. Borghesi, Romano Guardini. Dialettica e antropologia, Brescia: Morcelliana, 2015.
G. Colombo, Romano Guardini: l’uomo e la modernità, Milano: Vita e Pensiero, 2019.